domenica, aprile 09, 2006

Come si falsano le statistiche

E' un commento apparso su il Domenicale il 18 marzo scorso, è un po datato ma il contenuto è interessante.

Settimana scorsa abbiamo segnalato la discordanza, sui reati compiuti in Italia, tra i dati forniti da Luca Ricolfi, estensore del discusso Il contratto con gli italiani, e quelli del ministero dell'Interno. Ricorderete che Ricolfi assegna una valutazione zero all'operato del Governo (il numero dei reati nell'ultimo quinquennio è aumentato di circa il 10%), mentre il ministero dell'Interno indica una netta diminuzione, nello stesso periodo, di tutti i delitti di autentico allarme sociale (omicidi –17%; rapine –9,71%; autoveicoli rubati –26%; furti in casa –34%; rapine in ville –18%). Il ministro degli Interni ha spiegato l'arcano. Nel totale dei reati sono registrati sia i numerosi delitti per via informatica (carte di credito, bancomat...) che 5 anni fa quasi non esistevano; sia quelli denunciati alla Magistratura per violenze, blocchi stradali, interruzione di linee ferroviarie, assalti contro le persone e cose, in concomitanza di disordini provocati dagli estremisti che scendono in piazza. La media delle manifestazioni nazionali, locali, spontanee, organizzate, di fabbrica, di categoria è stata di 8.000 all'anno: 40.000 negli ultimi 5 anni, un record. Basti pensare a ciò che è successo a Milano per comprendere come migliaia di reati aggiuntivi siano stati compiuti per violenze di matrice ideologica, di prevenzioni culturali, d'estremismo ambientalista e sociale. La responsabilità di Ricolfi è pertanto di non aver approfondito il significato dei dati statistici globali: responsabilità grave per un ricercatore che voglia capire i fenomeni in profondità. Avrebbe così scoperto che i reati di allarme sociale sono diminuiti, mentre aumentano quelli originati da cortei di protesta. Insomma i sindacati, i verdi, l'estrema sinistra, i centri sociali, i no global, i "pacifisti", scendono in piazza, alcune loro "scorie" violano le leggi e fanno salire le "colpe" del Governo per la crescita dei reati da loro stessi provocata.

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